Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua
Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua Francesca Porcellato: un sogno che si avvera, un’avventura che continua
Incontrare Francesca Porcellato mi ha dato una forte carica adrenalinica: il sorriso le illumina il viso, ovunque sia e chiunque incontri: sulle piste, in albergo, per strada e al supermercato tutti la salutano e scambiano volentieri due chiacchiere. Il suo sorriso ti mette allegria e non può lasciarti indifferente.
Entri subito in sintonia perché Francesca è così come la si vede negli scatti: disponibile, solare, positiva, sorridente, felice di quello che sta facendo, carica al massimo per la nuova avventura di Sochi.

La seguo mentre si prepara alla sua nona paralimpiade e con lei c’è il suo preparatore atletico, Dino, nonché suo compagno; l’intesa è perfetta, lo si vede subito e questo è un punto fondamentale per Francesca, che mi dice: “sono contenta della mia scelta, non la cambierei per nulla al mondo, siamo felici e tutto il mio percorso sportivo è merito anche suo perché lui è sempre con me! Probabilmente se Dino non mi avesse seguito nelle mie continue trasferte avrei già smesso di gareggiare: per me la famiglia viene prima di ogni cosa”.

Il suo motto:  Crederci sempre, non mollare mai.
Rise again e Face the fight, i due volumi fotografici pubblicati sulle paralimpiadi rispecchiano in toto il personaggio straordinario di Francesca Porcellato, nata a Castelfranco Veneto (Treviso) e diventata una delle atlete più conosciute al mondo.
La difficoltà di vivere su una carrozzina non l’ha certo fermata e già da piccina si fa notare nei corridoi e nel cortile della scuola a correre e giocare con i compagni che iniziano a chiamarla “la Rossa volante” grazie alla sua folta capigliatura rossa e ricciolona che ancora oggi la contraddistingue.
Come spesso succede, le cose capitano per caso ed è proprio per caso che un giorno vedendo una gara in handbike, un tecnico le chiede di provare. “Assolutamente no, su quella cosa non ci salgo proprio” risponde terrorizzata. Aveva 15 anni e da lì che ha inizio la sua carriera, prima da amatore poi da professionista.
Non si è mai sentita diversa rispetto agli altri, vivendo a pieno tutte le esperienze che la vita le ha dato e le continua a dare.
Nell’atletica leggera gareggia in tutte le discipline partecipando a Campionati italiani, europei e mondiali nonché a sei Giochi Paralimpici nell’edizione estiva (1988 Seoul, 1992 Barcellona, 1996 Atlanta, 2000 Sydney, 2004 Atene e 2008 Pechino).
Ha vinto 74 maratone tra cui New York, Seoul, Roma, Parigi e Londra detenendo il record mondiale con 1h.38m.29s e nove record italiani.
In occasione delle paralimpiadi invernali di Torino decide di affrontare una nuova sfida: lo sci di fondo. Determinazione e grinta la portano a partecipare anche a tre edizioni dei Giochi Paralimpici invernali (2006 Torino, 2010 Vancouver e 2014 Sochi) vincendo la medaglia d’oro a Vancouver nel km sprint di fondo.
Regina delle Paralimpiadi è l’unica ad aver vinto sia l’edizione estiva che quella invernale.
Francesca Porcellato, campionessa nello sport e nella vita nella sua lunga carriera è stata portabandiera azzurra a Pechino 2008 e tedofora a Londra 2012; le sono state donate numerose onorificenze di Cavaliere, Ufficiale e Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica Italiana nonché Collare d’Oro al merito sportivo.
Nel 2014 riceve il Premio Fair Play Menarini ed in ultimo ma solo in ordine di tempo entra a far parte nel Comitato Permanente del Consiglio Direttivo dell’ IPC, International Paralympic Committee.

Dati aggiornati a marzo 2014
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Francesca Porcellato è nata a Castelfranco Veneto (TV) il 5 settembre 1970 e risiede a Valeggio sul Mincio (VR). Soprannominata la Rossa Volante, per le sue innumerevoli vittorie e per quella sua folta chioma di riccioli rossi, gareggia sia nello sci di fondo che in atletica leggera, detenendo un vasto palmares di Campionati Italiani, Europei e Mondiali. Francesca Porcellato è una delle atlete più note in Italia e nel mondo, è paraplegica dall’età di 18 mesi, quando un camion la investe facendo manovra nel giardino di casa, ma la lesione midollare non ha ostacolato la realizzazione dei suoi progetti negli anni a seguire.
Sin da giovanissima ha cominciato con la corsa in carrozzina per poi nel 2006 iniziare anche con lo sci di fondo. Decana della Nazionale di Atletica leggera, regina delle Paralimpiadi come l’ha definita un giornalista, ha partecipato a ben otto edizioni (6 estive, 2 invernali), al suo attivo 11 megaglie, di cui 3 d’oro, 3 d’argento, 5 di bronzo, conquistate in tutte le discipline dell’atletica leggera e l’ultima la medaglia d’oro conquistata nello sci di fondo nel km sprint alle paralimpiadi invernali di Vancouver 2010 che l’ha inserita tra le poche atlete al mondo ad essersi laureata campionessa paralimpica sia ai giochi estivi che a quelli invernali. Nel 2008 ai Giochi Paralimpici di Pechino è stata la portabandiera ufficiale della squadra Italiana. Ai campionati del Mondo (nella specialità corsa 100m, 200m, 800m) ha collezionato 9 medaglie di cui 4 d’oro, mentre non si contano i titoli nazionali ed europei. 

fonte: http://www.francescaporcellato.it/


 
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